
Quando finisce davvero una stagione sportiva? E soprattutto: cosa ci conviene fare nel periodo di transizione tra un obiettivo e l’altro? Se c’è un momento sottovalutato – ma determinante – per chi fa endurance, è proprio l’off-season.
Non si tratta solo di “fermarsi un po’”, ma di ripensare al proprio approccio, ricostruire una base solida e prepararsi fisicamente e mentalmente al nuovo ciclo di allenamenti.
In questo articolo ti racconto come stiamo affrontando l’off-season e quali strategie puoi usare per trarne il massimo beneficio.
L’importanza di mettere un punto
Il primo errore che vediamo spesso tra gli amatori è questo: non chiudere mai davvero la stagione. Gare ogni due settimane, una maratona dietro l’altra, e nessun momento dedicato al recupero vero.
Fermarsi è difficile, soprattutto quando si è in forma. Ma è anche l’unico modo per poter ricostruire e tornare migliori. Ogni atleta – amatore o pro – ha bisogno di cicli chiari: carico, scarico, rigenerazione. La forma non è qualcosa che si mantiene per mesi e mesi. È un picco, e come tale ha bisogno di essere programmato, costruito… e poi lasciato andare.
Recupero attivo e ripresa graduale
Dopo una stagione intensa, ognuno di noi ha bisogno di un periodo di stacco fisico e mentale. Per alcuni significa 10 giorni completamente fermi, per altri si tratta di ridurre i volumi e lasciare il cronometro nel cassetto.
Noi, ad esempio, ci stiamo muovendo così:
- più bici, meno corsa, per via di piccoli infortuni e per ridurre l’impatto articolare;
- ripresa lenta dei volumi settimanali;
- nessuna ripetuta vera, ma inserimento di sprint, salite brevi, lavori neuromuscolari;
- spazio alla palestra e al lavoro di forza, spesso trascurato nei mesi di gara.
L’obiettivo non è “rientrare in forma” a novembre, ma costruire un motore più efficiente che ci porterà al picco nel momento giusto.
Allenare quello che di solito non alleni
L’off-season è il periodo perfetto per curare ciò che non puoi permetterti di fare mentre prepari una gara. Quando sei dentro un piano maratona o Ironman, hai poco margine per lavorare su economia del gesto, forza esplosiva, sprint, tenuta neuromuscolare.
Ora invece sì.
Ecco cosa inserire in questa fase:
- zona 2 ad alto volume: costruzione della base aerobica, anche con lunghi in bici;
- ripetute brevi (100–200–300 metri o sprint da 10-15 secondi): lavoro sulla forza e sulla velocità pura;
- zona 3 controllata: variazioni di ritmo per stimolare il cuore e le gambe senza andare in soglia;
- palestra: lavori di forza massimale, se possibile seguiti da un coach o almeno con progressione graduale.
Questo mix crea una solida base su cui costruire, più avanti, i lavori di soglia, ritmo gara e VO2max.
Off-season è anche strategia
Un altro punto fondamentale: ora è il momento di scegliere i tuoi obiettivi 2026. Non è solo una questione logistica, ma anche mentale. Sapere dove si vuole arrivare aiuta a strutturare meglio il percorso. Se la tua gara A sarà a luglio, ad esempio, puoi usare agosto come mese di vero stacco. Se invece vuoi una maratona autunnale, allora potresti anticipare la preparazione e finire la stagione a settembre.
L’importante è decidere quando finisce e quando ricomincia davvero la tua stagione.
Alimentazione e peso: affrontare ora il cambiamento
Ultimo tema delicato ma cruciale: la gestione del peso in off-season. C’è chi tende a lasciarsi andare, chi invece si impone un taglio drastico.
Il nostro consiglio? Se devi perdere peso, meglio farlo ora, lontano dalle gare. Hai meno pressioni, puoi modulare i volumi, e soprattutto non vai a compromettere prestazioni importanti. Farlo 3-4 mesi prima della gara è una scelta più sostenibile, sia fisicamente che psicologicamente.
In conclusione
L’off-season è una fase di ripartenza, non una pausa vuota. È il momento giusto per:
- recuperare dalle fatiche (fisiche e mentali);
- sistemare piccoli infortuni;
- aumentare i volumi con meno intensità;
- tornare in palestra e rinforzare il corpo;
- pianificare la stagione successiva con lucidità;
- costruire la base per i prossimi picchi di forma.
Non sottovalutarla. Inizia adesso a costruire il tuo 2026: lo fai oggi, con allenamenti intelligenti, carichi ben gestiti e soprattutto tanta pazienza.
