Kailas Fuga DU 2 – La scarpa da trail più stabile del 2025

Quando ho iniziato a testare la Kailas Fuga DU 2, non mi aspettavo una scarpa così sorprendente.

Non è una delle più conosciute, né quella che vedi ai piedi di tutti. Ma appena l’ho infilata e ho fatto i primi chilometri su terreno tecnico, ho capito che era diversa.

Una stabilità del genere non l’avevo mai sentita prima — e per chi, come me, tende ogni tanto a “storcere la caviglia”, è una sensazione di pura fiducia.

In discesa ti fa correre come se fossi su un binario. La definirei una scarpa che ti fa osare, perché ogni passo è stabile, preciso e sicuro. Ti spinge a lasciarti andare, anche su rocce, radici e sentieri sconnessi. E per una scarpa da trail, questo vale più di qualsiasi innovazione sulla carta.

Una scarpa pensata per la montagna vera

La Kailas Fuga DU 2 è progettata per il trail running su terreni tecnici e ripidi, dove il controllo conta più della velocità pura.

Non nasce come scarpa da gara — per quella c’è la versione DU Speed — ma in realtà si comporta benissimo anche in contesti agonistici, se cerchi protezione, stabilità e grip più che leggerezza estrema.

L’intersuola è in EVA supercritica, un materiale più reattivo della classica EVA. Non è morbida, ma non è nemmeno secca: offre quella risposta elastica che rende la corsa fluida senza sacrificare la sensibilità del terreno.

Il drop è di 6 mm con 35 mm sul tallone e 29 mm sull’avampiede, un equilibrio perfetto che permette di affrontare dislivelli importanti senza perdere feeling con il suolo.

Il peso? 305 grammi: non è leggerissima, ma considerando la struttura solida e il livello di protezione, il valore è più che buono. È una scarpa “con sostanza”, non una piuma da gara, e va bene così: il suo obiettivo non è far volare, ma farti atterrare sempre in sicurezza.

Tomaia e allacciatura: il vero punto di forza

La tomaia è uno dei dettagli che mi ha colpito di più.

È costruita con un tessuto traspirante e leggerissimo, tanto che si riesce a intravedere la mano sotto se lo si guarda in controluce.

Nonostante la leggerezza, è molto resistente e non si deforma, anche dopo ore di corsa su terreni rocciosi.

Il sistema di allacciatura diviso in due zone, tipico di Kailas, è una delle soluzioni più intelligenti in circolazione:

una parte lavora sull’avampiede, l’altra sul collo del piede, in modo da bloccare saldamente la calzata senza creare punti di pressione.

In discesa il piede non scivola in avanti, non si muove, non si “torce” dentro la scarpa.

E quando finisci una giornata lunga di allenamento, non hai un’unghia nera.

È il tipo di attenzione ai dettagli che fa capire quanto questa scarpa sia pensata per chi corre davvero in montagna, non per chi vuole solo una scarpa “da look outdoor”.

Grip e sensazioni di corsa

La suola è affidata alla Vibram Megagrip, una garanzia assoluta nel mondo del trail.

Tasselli da 4 mm, disegno intelligente, copertura quasi totale: tiene ovunque.

Dal granito bagnato al fango, dallo sterrato alla terra compatta, la Fuga DU 2 offre un’aderenza costante e prevedibile.

In discesa la sensazione è incredibile: ti sembra di correre sull’asfalto, anche quando il terreno è un mosaico di rocce e sassi.

Durante la mia preparazione al Gran Sasso, ho fatto i miei migliori tempi in discesa su più segmenti, non perché la scarpa fosse particolarmente reattiva, ma perché mi trasmetteva sicurezza e controllo.

E quando ti fidi della scarpa, corri più forte, anche senza accorgertene.

Sul piatto si comporta altrettanto bene: l’intersuola, pur rigida, ha una leggera brillantezza che la rende più dinamica del previsto.

È il motivo per cui la considero una scarpa più versatile di quanto dica la scheda tecnica.

Come sensazione generale, la paragonerei alla Asics Trabuco 13: stessa impronta di solidità, ma con un controllo ancora superiore.

La Trabuco resta più universale, la Kailas invece è pura precisione. Due anime simili, ma con filosofie diverse.

Durabilità e comfort reale

Dopo una settantina di chilometri e 6.000 metri di dislivello, la scarpa è ancora in condizioni quasi perfette:

la suola mostra pochissimi segni di usura, la tomaia è integra, e l’allacciatura funziona come il primo giorno.

L’ho usata anche per un lungo da 4.700 metri di D+, e nonostante il terreno roccioso, la struttura ha retto senza cedimenti.

Credo che possa tranquillamente superare i 600 km di durata, anche in condizioni difficili.

Non è poco, considerando che parliamo di una scarpa costruita per ambienti aggressivi.

Dal punto di vista del comfort, c’è da fare attenzione alla taglia: la calzata è ampia.

Io porto abitualmente il 45, ma con la Fuga DU 2 ho dovuto scegliere il 44,5, che si è rivelato perfetto per le lunghe distanze.

Chi preferisce una calzata più precisa, magari per gare corte, può scendere anche di un numero intero.

Pregi e difetti dopo il test

PREGI

  • Stabilità totale: la sensazione di controllo in discesa è unica. Ti permette di correre rilassato anche nei passaggi più difficili.
  • Tomaia e allacciatura: blocca bene il piede, è traspirante e resistente.
  • Grip eccellente: la suola Vibram Megagrip è una sicurezza in qualsiasi condizione.
  • Durabilità: materiali solidi, costruzione impeccabile, tenuta nel tempo.

DIFETTI

  • Rischio di torsione: l’avampiede largo può agire come perno in caso di storta molto accentuata. È raro, ma possibile.
  • Prezzo alto: 190 € di listino non sono pochi, e per ora si trova difficilmente scontata.

A chi la consiglio davvero

La Kailas Fuga DU 2 è una scarpa da montagna pura, fatta per chi ama il dislivello e i sentieri tecnici.

Perfetta per le gare appenniniche o alpine con tratti rocciosi e salite impegnative, meno adatta per percorsi scorrevoli come il Tuscany Trail o il Chianti Ultra Trail.

La vedo perfetta per distanze tra i 20 e i 100 km, ma anche per prove più lunghe come il Tot Dret (130 km / 12.000 D+), dove stabilità e protezione diventano fondamentali.

È una scarpa che si può usare sia in allenamento che in gara, e che dà il meglio quando il terreno “si fa serio”.

Chi cerca una scarpa più leggera o reattiva potrà guardare altrove, ma chi vuole fidarsi ciecamente di ogni appoggio, non resterà deluso.

Personalmente la considero una delle migliori trail del 2025 nella categoria stabilità.

Conclusione

In un mondo dove tutte le scarpe puntano a essere più leggere o più veloci, la Kailas Fuga DU 2 va controcorrente.

È solida, concreta e costruita per chi non vuole pensare al terreno sotto i piedi.

Correre con lei significa avere la certezza che, qualsiasi cosa ci sia sotto, lei rimarrà lì: stabile, sicura, fedele.

L’unico vero ostacolo è il prezzo. Ma se trovate un’occasione intorno ai 150 €, non pensateci due volte.

È una scarpa che dura, che protegge, e che trasmette una sensazione rara: quella di essere sempre in controllo.


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