La nuova Brooks Hyperion Max 3 è stata una sorpresa fin dal primo test. Una scarpa che non vuole essere una super shoe da gara, ma che riesce a trasmettere sensazioni molto vicine, pur mantenendo struttura e solidità da daily trainer veloce. In questa recensione voglio raccontarti tutto: specifiche, utilizzo, pregi e difetti.

Specifiche tecniche
Partiamo dai numeri: peso dichiarato di 280 grammi (US9), stack di 46 mm sul tallone e 40 mm sull’avampiede, con un drop di 6 mm. L’intersuola è composta da due strati: sopra troviamo DNA Gold in Pebax, la mescola più performante di Brooks, mentre sotto c’è una EVA supercritica, con al centro una piastra SpeedVault in plastica che irrigidisce la struttura e rende la scarpa molto reattiva. La tomaia è in mesh leggero e traspirante, con costruzione tipo calzino, mentre la suola in gomma leggera garantisce un buon grip senza appesantire troppo.

Il prezzo di listino è di 190 €, ma sul sito Il Capitano Shop si trova spesso a meno: ad esempio 160 €, che con il mio codice MARTINI22 diventano circa 145 €. Per una scarpa di questa qualità, direi un ottimo compromesso.
Prime sensazioni
Dal primo allaccio ho percepito un feeling da scarpa da gara. La rigidità data dalla piastra, unita alla reattività del Pebax, restituisce una corsa fluida e dinamica. Ai ritmi più veloci la scarpa dà il meglio di sé: sotto i 5’/km diventa divertente, brillante, quasi una super shoe. A ritmi più lenti invece perde un po’ di comodità, risultando rigida e meno confortevole.



Utilizzo ideale e tipologia di runner
Questa scarpa è nata per allenamenti veloci: ripetute, progressivi, lunghi tirati. È un’ottima compagna di allenamento per chi vuole avvicinarsi alle sensazioni delle scarpe da gara senza consumarle troppo in allenamento. La consiglio a runner medi e avanzati, di qualsiasi peso, perché la rigidità e l’altezza dell’intersuola permettono di sfruttarla bene anche per chi è più pesante. Addirittura, sopra gli 80 kg, secondo me può essere ancora più performante.

Non è la scarpa che userei per i lenti rigeneranti, ma per qualità e varietà di utilizzo negli allenamenti di spinta è tra le migliori che ho provato ultimamente.
Calzata e comfort
Con il mio solito 45 mi sono trovato benissimo. La tomaia a calzino avvolge bene il piede, è traspirante e stabile. L’avampiede è abbastanza generoso e la protezione minima sulla linguetta imbottita offre quel giusto mix tra comodità e leggerezza. Nei miei test anche su lunghi di quasi 20 km non ho avuto problemi di vesciche o fastidi.

Prezzo e durabilità
Come detto, il prezzo pieno è alto ma con le offerte diventa competitivo. Rispetto a una super shoe in carbonio, la Hyperion Max 3 costa molto meno e può durare più a lungo, visto che la struttura è più solida. È una scelta intelligente per chi vuole un’alternativa “allenabile” senza dover investire oltre 250 €.
Pregi e difetti
✅ Pregi
- Intersuola brillante e reattiva, ottimo equilibrio tra stabilità e risposta.
- Tomaia traspirante e comoda.
- Sensazioni vicine a una scarpa da gara, ma utilizzabile in allenamento.
❌ Difetti
- Peso non leggerissimo (280 g sono tanti per una scarpa veloce).
- Stack di 46 mm, quindi teoricamente non omologata per gare ufficiali World Athletics.
Conclusioni
La Brooks Hyperion Max 3 è una delle scarpe più interessanti provate di recente. Veloce, divertente, stabile e affidabile: un vero salto di qualità rispetto al modello precedente. Non è una scarpa universale, ma se cerchi una trainer veloce con cui spingere senza bruciare le tue scarpe da gara, qui trovi un’ottima soluzione.
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