Quando ho visitato per la prima volta il sito Kailas per capire quali scarpe potessero fare al caso mio, mi sono trovato subito davanti a un bel rebus. Tanti modelli, nomi poco familiari, nessuna distinzione chiara tra le varie linee: Yao, X3, Duu… da fuori sembrava tutto un po’ confuso.

Così ho fatto una cosa semplice: ho chiesto a Kailas di mandarmi una selezione dei loro modelli principali per provarli tutti e poter realizzare una guida che chiarisse davvero le differenze. Niente video sponsorizzati, nessun contratto: mi interessava capire quali scarpe funzionano davvero e per chi.
Una gamma completa ma da decifrare
Kailas propone diverse linee all’interno della famiglia Fuga, ognuna pensata per un terreno e un tipo di utilizzo diverso. La divisione, una volta capita, è molto logica, ma da fuori può risultare poco intuitiva. Ecco come le ho classificate:
- Yao → scarpa road to trail, pensata per terreni facili e strade bianche.
- X3 / i30 → scarpe versatili, adatte sia a percorsi semplici che tecnici.
- Duu → scarpe da terreno tecnico e ripido, pensate per gare impegnative.
Vediamole una per una.

Yao
– Per chi corre su sterrato facile
Partiamo dalla Yao, una scarpa che mi sento di consigliare a chi corre spesso su sentieri semplici, poco tecnici, o strade bianche. Ha tasselli molto piccoli (solo 2 mm) e un design pensato per la transizione tra asfalto e trail. È leggera, scorre bene, ma non è adatta al tecnico. Se corri in città ma vuoi anche ogni tanto “sporcarti” le scarpe su una forestale, questa può fare al caso tuo.

X3 / i30
– Il compromesso tuttofare
Poi ci sono le X3, che insieme alla i30 rappresentano la fascia intermedia. Sono scarpe versatili, né troppo leggere né troppo strutturate, perfette per chi non vuole pensare troppo al tipo di terreno e desidera una compagna fedele per ogni uscita. La i30, in particolare, è molto sponsorizzata anche da Franco Collé, ed è probabilmente il modello più conosciuto del brand.
A me sono sembrate perfette per allenamenti misti o gare dove il terreno cambia spesso. Non eccellono in nulla, ma fanno tutto bene. E per molti può essere la scelta ideale.

Duu
– La mia preferita (e quasi scelta per il TOR)
E poi ci sono le Duu. Ecco, qui si sale di livello.
Questa è la scarpa con cui mi sono trovato meglio in assoluto, tanto da averla scelta (inizialmente) come opzione per il TOR 330. Mi hanno mandato una taglia 45, ma calza un po’ abbondante, quindi ho comprato con i miei soldi una 44.5. Questo ti dice quanto mi fosse piaciuta: l’ho voluta usare a tutti i costi.

La Duu è la scarpa più stabile che abbia mai provato. L’avampiede largo, i rinforzi sul tallone e il lockdown perfetto la rendono una bestia da discesa, specialmente sul tecnico. Ho corso un lungo da 4700D+ con queste ai piedi e sembrava di stare su binari, anche in mezzo alle rocce. Il comfort c’è, la reattività anche, grazie a un inserto più elastico nell’intersuola.
C’è però un dettaglio da tenere a mente: la stabilità ha un rovescio della medaglia. In caso di storte, l’inserto sotto l’avampiede può amplificare l’effetto leva. È successo anche a me: se la caviglia gira male, tende a “chiudersi” in modo più secco. Per chi ha caviglie fragili (come me), è qualcosa da valutare.
Speed
– Reattiva e leggera, ma per pochi
Passiamo alla Speed: intersuola in PEBAX, piastra in carbonio, tomaia super traspirante. È una scarpa veloce e reattiva, ma anche molto secca. Il pacchetto è sottile (38mm/28mm), quindi non adatta a tutti e nemmeno a tutti i percorsi. È una scarpa che richiede gamba, proprio perché non ti perdona.

L’ho trovata divertente, ma non così universale. Più adatta a tratti corribili e trail scorrevoli, magari fino a 30 km.
Extreme
– Buona struttura, ma occhio alla calzata
Chiudo con la Extreme, un modello con suola Vibram Megagrip completa e doppia allacciatura per una personalizzazione perfetta del fit. È una scarpa molto solida, molto usata anche dai miei allievi, ma su di me calza stretta, soprattutto sull’avampiede. Se hai il piede largo potrebbe darti un po’ fastidio.

Il sistema di allacciatura è interessante: due zone distinte per regolare meglio la pressione sulla parte bassa e alta del piede. Richiede un po’ di attenzione iniziale, ma poi ti ripaga in lockdown e sicurezza.
Considerazioni finali
Kailas è un brand che all’inizio avevo un po’ snobbato, lo ammetto. Non conoscevo bene la gamma e avevo la sensazione che fosse poco strutturata. Dopo aver testato i modelli, invece, mi sono dovuto ricredere: sono scarpe tecniche, ben fatte, con materiali di qualità, in particolare le suole Vibram, presenti in quasi tutti i modelli.
Certo, c’è da prenderci la mano con le taglie e con l’allacciatura, ma una volta fatto… è un brand da tenere d’occhio, soprattutto per chi cerca alternative interessanti ai classici nomi del trail.
La tua scarpa perfetta esiste. Basta capire quale.
Yao, X3, Duu, Speed… ogni modello ha una sua identità e un pubblico preciso. Non esiste “la migliore in assoluto”, ma quella più adatta al tuo stile di corsa, ai terreni che affronti e alle sensazioni che cerchi in appoggio.
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